Voto 8. La prima stagione di
The Leftovers ci parlava della dipartita del 2% della popolazione mondiale avvenuta il 14 ottobre del 2012. Il motivo non ci venne spiegato del perché improvvisamente scomparivano queste persone e forse tutti attendevamo una risposta in questa seconda stagione; così come aspettavamo di capire che intenzioni avesse la sette vestita in bianco e con sigaretta alla mano.
La seconda stagione di The Leftovers pur continuando con i protagonisti della prima stagione non risponde a queste domande, e mette in video nuovi argomenti di discussioni e nuove situazioni.
In questo caso siamo a Miracle, città protagonista della stagione. Un luogo miracolato, non toccato dalla triste dipartita del 2012. Un luogo di culto visitato da pellegrini di tutto il mondo, viverci è un sogno. A trovare un appartamento a Miracle è la famiglia composta da Kevin e Jill Garvey, Nora Durst e la piccolina di colore. Il luogo oltre ad avere un'importanza religiosa, potrebbe avere un appeal molto moderno; basti pensare ad esempio a tutti i migranti che desiderano vivere in quelli che immaginano essere luoghi perfetti.
La famiglia Garvey vivrà accanto alla famiglia Murphy, originaria del luogo e protagonista di questa seconda stagione. Dopo la venuta a Miracle della famiglia Garvey scomparirà infatti Evie, membro della famiglia Murphy.
La seconda stagione di
The Leftovers ha un avvio molto particolare, concentrandosi nelle prime puntate sulla presentazione di nuovi e vecchi personaggi, questi ultimi alle prese con l'esperienza a Miracle. Dunque è preferibile aver visto la prima stagione prima di approcciarsi a questa.
Ancora una volta è molto forte il tema religioso, in questo caso fondamentale è il luogo Miracle, visto come un tempio sacro e fortunato, in cui tutto è immacolato, con il male lontano.
Menzogne. Ce lo dimostreranno i personaggi tutti alle prese con traumi fortissimi. La famiglia Murphy non si dà pace per la presunta dipartita di Evie; Kevin Garvey non riesce a togliersi dalla mente il fantasma di Patty.
Uno degli aspetti che più mi ha affascinato di questa stagione è la lotta interiore combattuta da Kevin, davvero sull'orlo della pazzia. A rendere perfetto questo scenario c'è la soundtrack dei Pixies: Where's my mind, che sintetizza lo stato confusionale del protagonista. Proprio la "pazzia" di Garvey costituirà uno dei punti di forza di questa stagione, resa fantastica dall'episodio Assassino Internazionale.
Confusione mentale, sacralità dei luoghi, voglia di migliorarsi sono i temi messi sul piatto da registi e sceneggiatori che confermano la crescita costante di The Leftovers...
Stagione che si è avvicinata al capolavoro...
RispondiEliminaSperiamo che con la terza chiudano la serie su questi livelli.
Una seconda stagione che è una bomba e riesce miracolosamente a superare la prima! Ora l'attesa è tutta per il gran finale.
RispondiEliminaIo sinceramente non ci ho capito niente XD
RispondiEliminaComunque a parte gli scherzi è una serie di valore...mi sembra esagerato però definirlo un capolavoro..