Trama:
Siracusa, giugno 1964. Due giorni dopo l'attracco della nave Esperia, mentre al
Teatro Greco si rappresenta la Medea di Euripide, alla Marina viene ripescato il
corpo senza vita di un ragazzo. È quello di Sebastiano Spicuglia, figlio di un cordaro
della città. Tra le caotiche indagini al porto, la scomparsa del padre del ragazzo,
l'ambiguità dell'imprenditore Angelo Alessi e l'arrivo del nuovo giudice istruttore
Piccolo, le cose al commissariato Abela si faranno sempre più asfissianti. A rendere
ancora più calda la complicata estate del taciturno commissario Portanova si
metteranno di mezzo la sempre più forte malinconia che gli soffoca la gola e
l'affascinante vedova del piano di sopra Lucia Scollo. Il commissario e il suo sigaro Toscano, lontani dalla
moglie Carla, dovranno fare i conti con un apparente caso senza fine, dove niente è come sembra.
Dicono del romanzo:
“
Portanova è uno di quei commissari deliziosamente contemplativi, apparentemente neghittosi, coscienti
che le azioni umane scaturiscono solo in parte dal libero arbitrio, ma in misura maggiore da un’oscura
metafisica”. (Valerio Varesi)
“
Secondo la migliore tradizione del giallo siciliano, seguendo il protagonista, il lettore avrà un’ottima
occasione per conoscere per conoscere i segreti dell’isola di Ortigia”. (La Repubblica)
“
Portanova è un uomo malinconico, d’umore quasi sempre tendente al nero [...] Una Siracusa piena di
odori, dei quali il commissario pare però sentire solo quello del sangue e della morte, impegnato com’è a
risolvere un caso assai complesso.” (Thrillerpages)
“
Avvolto in una nuvola di sigaro toscano, il taciturno commissario Portanova ci fa rivivere una bella Sicilia
siracusana degli anni ’60 (1964) malinconica e contemplativa quanto lui. Un romanzo coinvolgente con un
commissario umano, ironico e capace, uno scenario di prim’ordine che ci ripropone il vissuto del porto in
quegli anni, con gli antichi lussuosi piroscafi di allora.” (Milanonera.com)
“
Alberto Minnella è uno scrittore "stiloso". Narra in punta di penna [...] Un crescendo dal finale
spettacolare e totalmente inaspettato [...] Il passaggio della scrittura dalla terza alla prima persona
contribuisce a rendere il nostro commissario protagonista ancora più assoluto, facendolo conoscere a fondo
con le sue caratteristiche umane, venate di sottile ironia, di calma apparente, di silenzi. Contornato da una
serie di personaggi assolutamente di primo piano. I rumori del porto, gli antichi lussuosi piroscafi, le tipiche
atmosfere di quegli anni, tutto descritto magistralmente. Un romanzo da leggere con calma, assaporandolo
lentamente per gustarsi anche i minimi particolari, che sono tanti. A partire dalla colonna sonora che
accompagna Portanova.” (Letterarie)
L’autore:
Alberto Minnella, nato ad Agrigento il 12 novembre 1985, ha lavorato come giornalista per il Giornale di
Sicilia e il Corriere di Sicilia e come critico musicale per il Megafono.org, La grande testata e Indie for Bunnies.
Ha studiato musica moderna a Parigi all’accademia di batteria Dante Agostini. Un suo racconto Il negozio del
fotografo è stato finalista per il premio Città di Palermo edito dall'Università di Milano e da Subway-
Letteratura. Ha pubblicato nel 2013 il suo romanzo d’esordio Il gioco delle sette pietre, Siracusa 1964, edito
da Fratelli Frilli Editori, che vede per la prima volta come protagonista il commissario di polizia Paolo
Portanova.
• Genere: Noir/Giallo
• Listino:€ 9,90
• Editore: Fratelli Frilli Editori
• Collana: I tascabili
• Data uscita: 12/11/2015
• Pagine: 170
• Lingua: Italiano
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