Recensione La vita perfetta
La vita perfetta di
Renée Knight edito da
Piemme, è uno di quei romanzi dalla trama estremamente attrattiva, in grado di convincere il lettore a fiondarsi su di esso.
Catherine Ravenscroft non sa cosa sia il sonno. Da quando in casa sua è comparso quel libro, l’edizione scalcagnata di un romanzo intitolato Un perfetto sconosciuto, non riesce più a fare sonni tranquilli, né a vivere la vita di ogni giorno, la sua vita di film-maker di successo, con la sua bella famiglia composta da un marito innamorato e un figlio ormai grande. Non ci riesce perché quel libro – anche se Catherine non sa chi l’abbia scritto, o come possa essere finito nella nuova casa dove lei e il marito hanno appena traslocato – racconta qualcosa che la riguarda molto da vicino. Qualcosa che soltanto lei sa, e che ha nascosto a tutti, anche a suo marito. Chi è l’autore di quel libro, e come fa a conoscere Catherine e a sapere cosa ha fatto un giorno di tanti anni fa, durante una vacanza al sole della Spagna? E che cosa vuole adesso da lei? Catherine dovrà fare i conti con la paura, e – forse per la prima volta – con la verità. Perché anche le vite che ci sembrano più perfette nascondono dei segreti che possono distruggerle.
Un vero e proprio caso editoriale conteso da nove editori e finito nelle mani di Doubleday, editore de La ragazza del treno. In Italia i diritti de La vita perfetta appartengono invece a Piemme.
Più che da quest'asta, la mia curiosità è stata attratta dalla frase: E se questo libro parlasse proprio di te?
L'idea stuzzicante era infatti quella di un libro che potesse raccontare la vita di una persona "normale", rivelandone un segreto "particolare".
La vita perfetta infatti si concentra prettamente su questo aspetto: un libro che parla della film-maker Catherine Ravenscroft. Un libro che potrebbe avere il potere di distruggere la vita di Catherine e quella della sua famiglia composta dal marito Robert e dal figlio Nicholas.
Ma quale segreto nasconde il libro? Naturalmente non vi posso anticipare nulla, perché La vita perfetta gira intorno a questo argomento, unico tema e chiave di tutto il romanzo.
La vita perfetta si divide in due spazi temporali e si concentra su tre/quattro personaggi. Dal punto di vista temporale il romanzo racconta l'estate del 1993 e la primavera del 2013. Nel 1993 c'è appunto l'episodio del passato relativo alla vita di Catherine tenuto segreto fino all'arrivo del libro: Un perfetto sconosciuto. Un libro dal potere ipnotico nei confronti di Catherine, che subito si riconosce nella protagonista di quelle pagine. Il 2013 è invece l'anno in cui questi episodi del passato manifestano le conseguenze nel presente/futuro.
Per quanto riguarda i personaggi, assisteremo alle vicende di Catherine e Robert, travolti dalla potenza del romanzo; oltre ad essi avremo Stephen Brigstocke narratore in prima persona e uomo molto informato sul romanzo Un perfetto sconosciuto.
La suddivisione dei ruoli appare fin subito evidente con Stephen nella parte del lupo cattivo pronto a tormentare Catherine; lo strumento di tortura è il romanzo.
Un segreto che non si trascinerà per molte pagine ma verrà raccontato nei capitoli iniziali. Giocatosi la carta più importante, La vita perfetta non riesce però a sterzare nel proseguo delle pagine, rimanendo fermo sullo stesso argomento sino alla fine.
La storia più lineare e realistica, perde dunque possibili colpi di scena nonostante ce ne sia uno bello grosso nei capitoli conclusivi. Data l'idea iniziale le possibilità di sconvolgere il lettore erano altissime, Renée Knight sceglie invece una storia meno imprevedibile.
La vita perfetta resta comunque un romanzo molto scorrevole, inizialmente pieno di interrogativi intriganti e da un'idea di base davvero pazzesca...
AUTORE: Renée Knight
EDITORE: Piemme
NAZIONE: Inghilterra
ANNO: 2016
PAGINE: 283
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