La vera giustizia non è di questo mondo, e ciò che chiamiamo bene e male forse sono
solo i pregiudizi di Dio.
Pochi mesi dopo la scomparsa di Alice, la madre di suo figlio, il commissario capo Andrea
Valente ha iniziato a soffrire di epilessia. Se i suoi colleghi lo scoprissero finirebbe a mettere
timbri in qualche ministero, e così decide di mantenere il segreto sulle sue reali condizioni di
salute. Nel frattempo in commissariato arriva l’ispettore Marco Alfieri, un passato burrascoso
e un pedigree da raccomandato. I due si detestano sin dalla prima indagine: riguarda il
cadavere di una donna deturpato da uno stupro feroce, ritrovato a Mandela il paesino dove
abitava. Il clamore dei media porta con sé Francesca Ralli, commissario della squadra mobile
di Roma che li coadiuverà nelle indagini. Le attenzioni degli inquirenti si concentrano sul
marito della vittima, un uomo laido ed esecrabile. Ma è anche un assassino? I tre dovranno
affrontare il loro doloroso passato e le loro debolezze per scendere a patti con la propria
coscienza. Non sempre essere un buon poliziotto è la soluzione migliore.
L’autore
Luca Poldelmengo è nato a Roma nel 1973. Alla sua attività di sceneggiatore dal 2009 affianca
quella di scrittore esordendo col noir Odia il prossimo tuo (Kowalski), finalista al premio
Azzeccagarbugli e vincitore del premio Crovi come migliore opera prima. Nel 2012 pubblica
L’uomo nero (Piemme), finalista al premio Scerbanenco. Nel 2014 pubblica Nel posto Sbagliato
per le Edizioni E/O, anch’esso finalista al Premio Scerbanenco.
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