Giovanni
Soldati,
scrittore ticinese, col suo romanzo giallo interroga alcuni aspetti
dell’animo umano come la ricerca
di se stessi, la libertà, il riscatto sociale e morale,
i quali, sapientemente miscelati, danno risvolti sorprendenti e
inaspettati alla trama. Una storia ambientata tra l’apparentemente
tranquilla provincia
ticinese
e la dinamica e multietnica Zurigo.
Il
lettore è accompagnato attraverso le vicende da riflessioni
e aneddoti
legati alla vita della lepre,
la preda
per antonomasia, usata come metafora
della fuga;
in particolare da quella che, inseguita da un cacciatore, preferì
lanciarsi nel vuoto piuttosto che cadere nelle mani dell’uomo.
LA
SCOMPARSA
La
lepre ha zampe lunghe ma non corre senza un vero motivo.
Non
c’è necessità di sfidare la sorte tracciando una vistosa linea
retta in campo aperto. Si fugge meglio in silenzio, muovendosi piano,
in modo da non farsi notare dall’occhio vigile di un predatore. La
corsa a grandi balzi è solo per gli stolti che si lasciano
intrappolare dal panico e dalle inutili paure.
Ian
Angelini,
quarantenne sposato con un buon lavoro, per fuggire
dal suo presente troppo
perfetto e inutile, decide di rifugiarsi nel suo passato per cercare
di crearsi
una nuova vita.
La
sera di lunedì 25 gennaio, scelse di sparire e così fece.
IL
METODO
Le
lepri non giocano a scacchi. La loro unica strategia è di lasciarsi
trasportare dall’istinto. La sopravvivenza prima di tutto; poi,
semmai, l’orgoglio.
Ian
non ha un piano, si deve fidare di una sua vecchia conoscenza, Frank
Zappa, nome d’arte del proprietario del Belial. Un losco locale che
frequentava in età universitaria.
Frank
decide di aiutarlo e lo
nasconde
in una stanza
segreta
per giorni, “in attesa di sviluppi”.
«Non
fare il difficile. Tu mi hai chiesto di aiutarti in questa
pazzia. Credi che sia facile far sparire una persona nel nulla, una
persona sposata e, a quel che mi risulta, piuttosto conosciuta? Non
puoi permetterti di fare il broncio con me. Non sei un ragazzino
viziato. Mi hai chiesto la luna: l’avrai. Dovrai sputare sangue.
Intanto mi devo occupare della tua automobile che, adesso, è
nascosta nel mio garage. Non è certo mia intenzione di farla trovare
lì».
L’INDAGINE
Il
terzo giorno dalla sparizione, il volto di Ian è su tutti i giornali
locali.
Il
quinto giorno, Adriana
Veri,
commissario di polizia, incaricata di seguire l’indagine, si
presenta a casa della Sig.ra Angelini, Sonia.
«Purtroppo
hanno trovato la Volvo di suo marito, signora Angelini. È stata
trovata in periferia di Zurigo nel piazzale di un capannone
inutilizzato da parecchi anni. Era completamente bruciata, ma essendo
in rilievo, il numero di targa era ancora riconoscibile».
«All’interno
della carcassa c’era un corpo carbonizzato. Certo, al momento non
abbiamo nessuna certezza ma…».
E
così dicendo allungò le mani in cerca di quelle di Sonia. Parevano
di vetro, esangui e gelide.
Il
commissario Veri, a sua volta, in qualche modo, in
fuga da se stessa e alla ricerca di un riscatto,
decide di recarsi a Zurigo.
“Ian
Angelini: un
uomo morto ma non troppo.
Il commissario Veri pensò all’assurdità della situazione. La
persona scomparsa e, finora, mai trovata, stava lì tranquillamente
seduta a sorseggiare una birra in uno dei locali più frequentati di
Zurigo. Sembrava volesse dire: “Eccomi, sono qua. Che aspettate?”.
Invece disse:
«Sola?».”
BIOGRAFIA
AUTORE: GIOVANNI SOLDATI
Giovanni
Soldati, nato nel 1953, è sposato e padre di tre figli. Cresciuto a
Pedrinate, vive a Novazzano (Ticino - Svizzera), dove ha insegnato
per 42 anni.
Diversi
suoi racconti sono stati premiati a più riprese in occasione di
Chiassoletteraria, Premio Fogazzaro, Castelli di carta, Pontemagico,
Premio Città di Como, Premio Andrea Testore - Plinio Martini.
Di
Soldati sono finora stati pubblicati Muro
di vetro
(ed. Ulivo Balerna 2009), Bellissima
come una perla
(ed. Tolbà Matera 2011), Una
linea sottile
(ed. Dadò Locarno 2012), Rotte
volutamente perdute
(ed. Fuoridalcoro Mendrisio 2013 - plaquette di poesie in edizione
limitata e numerata con l’intervento della pittrice Barbara
Hunziker), L’ultima
lettera
(ed. Dadò Locarno 2014) e Senza
voce
(ed. Fuoridalcoro Mendrisio 2015 - racconto in edizione limitata e
numerata con intervento grafico di Numa Del Parente).
per
saperne di più www.giovannisoldati.ch
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