Gomorra (seconda stagione)

Voto 8. La seconda stagione di Gomorra era attesissima in virtù del grande successo della prima. Son trascorsi due anni di lavorazione e date le numerose serie in circolazione, avevamo forse dimenticato la crudezza di questo prodotto italiano.
Il rischio elevato corso da Saviano & Company era quello della classica autorete (gergo calcisitico), rischiando di far diventare i personaggi di Ciro, Gennaro e Don Pietro Savastano dei veri e propri idoli, modelli da imitare piuttosto che esempi da non prendere in considerazione. Con questa seconda stagione si cerca di far capire che è facile diventare personaggi, idoli, capo clan di piazza ma il tutto dura un giorno, massimo due. Poi bisogna fare i conti con la legge non scritta delle strade napoletane per cui gli infamoni vanno uccisi senza ritegno.
Gomorra 2 è infatti la "rivincita" di Pietro Savastano, a lungo recluso in carcere nella prima stagione. Con i suoi pochi uomini fidati Don Pietro cercherà di scovare Ciro ed il resto della banda.
Nel frattempo infatti Ciro ha costituito una "sacra alleanza" per dividersi le piazze dello spaccio napoletano. Gennaro, ripresosi a mio avviso troppo velocemente dai postumi dell'ultima puntata della prima stagione, cerca la sua indipendenza e di staccarsi dal cordone ombelicale che lo lega a padre Savastano.

Gomorra 2 si concentra dunque sul tema: "scissioni" delle varie gang napoletane. Il clima è in subbuglio, non ci sono più grandi capi e tutti vogliono dire la loro.
Le prime puntate sono un vero e proprio alternarsi dei diversi protagonisti, concentrandosi su Ciro, Gennaro e Salvatore Conte. Successivamente Gomorra comincia a presentarci nuove figure, tutte molto interessanti ma "usa e getta".
Il discorso è appunto quello di non fare eroi o personaggi da emulare ma "vittime" delle proprie scelte. Il motto sarebbe un giorno da leoni ed una morte prematura dietro l'angolo.
Ancora una volta diversi saranno i morti ammazzati in questa faida di guerra, perché di guerra si tratta infatti.
Due fazioni opposte e diverse pedine da muovere per raggiungere gli obiettivi; elevato numero di traditori da intercettare e scontri a fuoco all'ordine del giorno.
La seconda stagione di Gomorra si conferma ad altissimi livelli per contenuto e scelte stilistiche (inquadrature da dietro, vicoli stretti, musiche napoletane). Altissima l'adrenalina ed il ritmo, quest'ultimo forse maggiore della prima stagione. Indimenticabile la terza puntata.
Ottimo ancora una volta il finale...

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