Nuovo romanzo di Fabio Ulano “Il mistero della ragazza senza
nome”, la storia del ritrovamento del cadavere di una giovane donna
che scuote le vite di diversi personaggi nella maestosa cornice di una
località montana. Un intreccio che sconvolge tanto il lento equilibrio
del paesino del ritrovamento quanto quello del suo chiassoso
capoluogo.
Dai viottoli silenziosi del borgo ai clacson impazziti della città, cosa
hanno a che fare il capitano Trillo inviato a seguire le indagini e
l’anziano maresciallo Andino, comandante della stazione dei
carabinieri? I tre giovani Alberto, Marco e Stefania, succubi della
fascinazione della ricchezza, e l’ingegnere capo Vizzoli, creatore di un
impero economico? Il crinale di una montagna diventa il luogo di
incontro reale e metaforico di universi opposti, ci parla di mondi
differenti, di passato, presente e futuro.
Fabio Ulano è nato a Milano nel 1968 ma si considera a tutti gli effetti
un emiliano. Sant’Agata Bolognese lo ha accolto all’età di 25, subito
dopo la laurea in Economia Aziendale, e da allora non l’ha più lasciato
andare. Si occupa di comunicazione e marketing in ambito sanitario. Il mistero della ragazza senza nome è la
sua seconda pubblicazione.
Sinossi: Nella cornice maestosa di una località montana da poco divenuta meta di un turismo stagionale ricco
e chiassoso viene rinvenuto il cadavere seviziato di una donna: giovane, bella, e senza nome. Il caso sconvolge
l'equilibrio di un paese dai ritmi lenti ed autentici, dove lo scorrere del tempo segue il respiro della natura,
costringendo i suoi abitanti e la piccola caserma locale dei carabinieri a un confronto forzato con le regole
rapide e indecifrabili del vicino mondo "civile, moderno e progredito".
Due storie si evolvono in parallelo tra la montagna e la città. Insieme ai protagonisti, ci muoviamo tra i viottoli
silenziosi di un borgo che profuma di resina e legna arsa e i clacson impazziti di una città piagata dall’afa.
Scorgiamo lo specchio di un lago montano che si apre improvvisamente davanti ai nostri occhi, Partecipiamo
a un party esclusivo che si inoltra fino a notte fonda.
Il capitano Trillo, inviato dalla città a seguire le indagini accanto
all'anziano maresciallo Andino, ha un passato misterioso ed oscuro; i
tre giovani cittadini Alberto, Marco e Stefania vivono senza regole e
sono succubi della fascinazione del potere e della ricchezza; l’ingegner
capo Vizzoli ha costruito un impero economico partendo dal nulla:
come loro, ogni personaggio del libro sembra convinto delle scelte di
vita che ha fatto, ma è nel difficile equilibrio tra consapevolezza e
inconsapevolezza che si giocherà l'intera partita e si arriverà alla
soluzione finale del caso.
Il crinale di una montagna diventa il luogo di incontro reale e
metaforico di due universi opposti. Le esistenze parallele dei
personaggi di paese e di città si dispiegano a distanza di poche decine
di chilometri, ma non potrebbero essere più diverse: ci parlano di due
mondi che conosciamo o dovremmo conoscere molto bene, che
appartengono all'uomo nel suo essere passato, presente e futuro,
suggerendoci, tra le alte cose, di riflettere sulla bellezza della vita.
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