Dopo il
blogtour promozionale ecco la
recensione di
Yeruldegger, romanzo di
Ian Manook edito da
Fazi.
Da sottolineare la scelta dello scrittore francese di ambientare la sua opera in Mongolia, donando alla storia un'atmosfera particolare. Yeruldegger è infatti un romanzo intriso di antiche tradizioni, costumi del paese mongolo. Una comunità rocciosa e molto arroccata, scalfita a volte dai vicini cinesi e coreani.
Proprio la morte di alcuni cinesi con prostitute e di una bambina con un triciclo in una steppa costituiranno i casi principali del libro.
Una doppia indagine che regala corposità al romanzo, di circa 500 pagine. Attraverso questa mole, l'autore riesce però a donare lo giusto spazio e lo giusto spessore ai personaggi.
Essendo un capitolo iniziale di una trilogia, la scelta di Manook è dunque giusta e tutto ciò non influisce molto sul ritmo e la godibilità dell'opera.
Dei personaggi vi avevo parlato nella mia tappa del blogtour, ma vale la pena soffermarsi ancora una volta su Yeruldegger. Commissario con un passato nero, un rapporto difficile con la sua figlia e una risolutezza unica nell'affrontare i casi su cui lavoro. Testardo e indomabile, Yeruldegger è senza dubbio la star del romanzo, il centro attorno a cui tutto ruota.
Ben dosato il resto del cast, ottimamente suddiviso tra buoni e cattivi. Unica pecca a mio avviso il fatto di non aver saputo effettuare dei veri e propri colpi di scena.
Oltre al forte commissario, il romanzo di Manook punta sicuramente sulle ambientazioni e sulle atmosfere. Riecheggiano forti gli usi e costumi mongoli, e leggendo Yeruldegger potremmo imparare molto su un popolo ed una terra poco conosciuta.
TRAMA: Il detective Yeruldelgger viene chiamato nel cuore della steppa per un sopralluogo nel punto in cui sono stati rinvenuti i resti ormai decomposti di una bambina. La piccola è stata sotterrata, vestita di tutto punto, insieme al suo triciclo. E nella mente di Yeruldelgger torna a galla lo spettro della morte della sua bambina, rapita e uccisa in circostanze misteriose cinque anni prima. L'episodio gli ha rovinato la vita e lui si è trasformato in un essere cupo e distruttivo. Nel corso dell'indagine sul caso, Yeruldelgger si troverà di fronte poliziotti corrotti, ricchi stranieri senza scrupoli, politici intoccabili e delinquenti filonazisti, per contrastare i quali dovrà attingere alle più moderne tecniche investigative e, insieme, alla saggezza dei monaci guerrieri discendenti di Gengis Khan. Il tutto sullo sfondo della sconfinata Ulan Bator - coacervo di contraddizioni, in bilico fra un'antichissima cultura tradizionale e l'influsso della modernità - e le vaste steppe abitate dai nomadi e messe a rischio dagli interessi economici e politici di oligarchi cinesi, coreani e mongoli.
AUTORE: Ian Manook
EDITORE: Fazi Editore
NAZIONE: Francia
ANNO: 2016
PAGINE: 524
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