La famiglia è la strada.
[…]
La famiglia è la salvezza.”
La famiglia è la colonna portante
della nostra società. Sin dalle origini è stata considerata una
istituzione sociale di importanza primaria e nonostante col tempo si
sia evoluta la sua importanza non è venuta a mancare.
Esempi
lampanti sono l’arte, il cinema, la letteratura, che hanno dato
particolare interpretazione del concetto di famiglia,
rappresentandolo in ogni sua sfumatura. Il racconto che vi propongo
oggi non è da meno.
Fidati di me fratello è
un racconto tratto da una storia vera e incentrato sulla famiglia.
Una famiglia dipendente da una figura di rilievo, il capofamiglia, al
quale sono affidate tutte le responsabilità per portare avanti il
nucleo e questo significa che sulle sue spalle grava non solo il peso
della sua sopravvivenza ma anche quella di tutti i suoi familiari.
Alla morte del padre, Vitino, il
fratello maggiore, prende le redini della situazione, lasciando da
parte ogni cosa per portare avanti la sua famiglia. Si mette al
lavoro per garantire una stabilità economica ai suoi familiari.
Rapidamente sale ogni gradino, passando da semplice manovale a una
posizione di rilievo. Ed è qui che inizia ad organizzarsi, a gestire
attività proprie, dando lavoro anche alle sorelle e tentando di
affidare compiti anche al fratellino più piccolo, la pecora nera
della famiglia. A lui infatti l’ingrato compito di testare la
qualità della roba che spacciano, verificando gli effetti su sé
stesso.
“Le
loro vite erano nelle sue mani, e il ragazzo aveva deciso che per lui
valevano. Il fratello, le sorelle, la madre erano fondamentali nella
propria vita. Sentiva che senza di loro non avrebbe avuto senso
vivere perché il peso che attribuiva a quelle persone era il metro
di giudizio per decidere quanto valesse lui stesso..”
Alessio Viola dipinge un quadro
agghiacciante con uno stile impeccabile. Ad ogni pagina emerge il
degrado e la cattiveria tipica dell’ambiente, spronando il lettore
a proseguire senza mai essere appesantito dal suo stile narrativo.
Possiamo definirlo un cantastorie, che con ironia e con la giusta
dose di cinismo rende il racconto sale su una ferita aperta.
Due fratelli bambini vivono la tragedia
dell’uccisione del padre malavitoso. Vitino, il più grande dei
due, costruisce il proprio futuro puntando a diventare un capo clan.
Fa tutta la carriera, scippi, furti, spaccio. La famiglia vive di
quelle attività, ci lavorano tutti, uniti solo dal desiderio di
arricchirsi. Vitino, diventato grande, si conquista una propria
piazza di spaccio distribuendo coca ed eroina. Il fratello più
piccolo, Franchino, cresce nell’ammirazione delle gesta del
fratello e diventa tossicodipendente. Una cavia perfetta per
sperimentare, insieme ad un amico “farmacista”, nuove sostanze
con cui tagliare l’eroina e ottimizzare l’investimento. Fra
crisi, ricoveri, tragedie familiari, non ci sarà sconto di pena per
nessuno, in un cinismo senza sosta in cui nulla può essere più vero
e puro della ricchezza.
AUTORE:
Alessio Viola
EDITORE:
Alberti Compagnia
Editoriale
NAZIONE:
Italia
ANNO:
2016
PAGINE:
160
Anaelle Halley
Buon fine agosto!
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