“Si avanza nel buio a tentoni sin
dove, invano prevista, s’apre sotto i piedi la botola.”
I continui scontri tra clan malavitosi
sono all’ordine del giorno a Milano e le forze dell’ordine non
possono fare niente affinchè la musica cambi. In questo clima
sanguinolento, Franco, macellaio annegato dai debiti, cerca di
sopravvivere alla crisi che incombe sul paese.
“In disgrazia e pure taglieggiato,
non c’è limite al peggio, pensa uscendo Franco. Si sbaglia.”
E proprio come accade nei film, il
destino gli offre una possibilità, una via di scampo. Non deve far
altro che far emergere il suo lato più oscuro e sfogare le sue più
tetre fantasie. Cosa che gli riuscirà bene. Non avendo niente da
perdere e nessuno da conquistare è facile per l’uomo buttarsi a
capofitto in questa nuova vita.
“Sa altrettanto bene che si sta
ficcando in un maledetto guaio e che le risposte non tarderanno. La
cosa lo solletica non poco. I dubbi non sono fugati, ma è stanco di
passare le serate sospeso tra l’angoscia, l’oblio e la
bottiglia.”
Uccidere diventerà il suo pane
quotidiano, il sangue la sua bevanda preferita e non potrà farne a
meno perché che gli piace. Incentivato anche da un ingente somma di
denaro comincerà rapidamente la sua trasformazione sino a diventare
un pericoloso sicario che agisce nell’ombra. In una Milano tetra e
cruda, la sua si intreccerà ad altri personaggi senza scrupoli. In
un tango pieno di insidie e doppiogiochisti, dal ritmo da mozzare il
fiato, il lettore faticherà a staccare gli occhi dalle pagine. Cosa
succederà quando finirà la canzone e con essa la bellissima
illusione? Franco scoprirà che la sua sete di sangue non è l’unica
che dovrà essere nutrita.
“Ritrovarli senza il fiato
pestilenziale della morte sul collo non toglie loro l’alone da
malavita che indossano come un abito su misura. Sono balordi della
peggiore specie, anche in situazione decisamente più tranquilla.”
Il risveglio
della notte è un concentrato di adrenalina pura, dove la suspense si
mescola perfettamente a profonde riflessioni, mitigate da un po’ di
ironia. In questo noir metropolitano, dove vince colui che è più
forte o meglio, più assettato di sangue. Con un romanzo fluido dai
ritmi serrati, Franco G. Lugli ci regala un romanzo dal messaggio
importante. Sebbene il cambiamento di Franco sia stato rapido e
facile, è soltanto perseguendo gli ideali e rispettando i valori che
l’uomo potrà godere appieno la propria vita. Ed è questo che
incarna il personaggio opposto a Franco, il commissario, che pur
avendo perso l’amore della sua vita proseguirà la sua strada con i
piedi per terra e fedele ai propri ideali. Il suo è un romanzo
dinamico che da buoni spunti di riflessioni e aiuta a capire cosa
succede quando si intraprende la via del non ritorno.
In una Milano cupa, rassegnata e senza
più lacrime, si sta consumando una cruenta faida tra clan malavitosi
per il controllo del territorio. Franco, macellaio strozzato dalla
crisi, ha ormai poco da perdere, forse solo la dignità, e quando
cala la sera, si trova costantemente conteso tra pistola e
bottiglia.
Proprio quando la disperazione sta per prendere il
sopravvento, il destino gli offre un’ultima possibilità. Niente di
facile o indolore, anzi, si tratta di assecondare
il suo lato più
oscuro e sconosciuto. Cosa che gli riuscirà pericolosamente facile.
AUTORE:
Francesco G. Lugli
EDITORE:
Novecento
Editore
NAZIONE:
Italia
ANNO:
2016
PAGINE:
360
Anaëlle Hailey
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