Recensione La sostanza del male
Voto 8-. La sostanza del male è l'esordio letterario di Luca D'Andrea, classe 1979 e residente a Bolzano. Leggendo il romanzo non si direbbe che sia un'opera prima, in quanto quello che colpisce immediatamente dell'autore italiano è la capacità di narrare.
Già dai primi capitoli mi son sentito avvolto e coinvolto da questa storia, nonostante la parte introduttiva sia molto soft. D'Andrea ci presenta infatti sin dal principio il suo protagonista: Jeremiah Salinger. Residente in America, Salinger è un racconta-storie o sceneggiatore televisivo, per intenderci. Insieme al suo amico e regista Mike è riuscito a scalare vette di popolarità grazie alla realizzazione di documentari dedicati alla vita dei "buttafuori" o guardie del corpo dei gruppi musicali.
Tutto cambia nella vita di Salinger quando conosce Annelise. La vita così come le pagine del romanzo vanno a mille: amore, matrimonio e figlia Clara. Tutta questa fase è molto compressa e serve da preambolo per il cambio di ambientazione.
Dalla caotica America ci si sposta in Italia, nella provincia altoaltesina. Per la precisione a Siebenhoc, nelle dolomiti, paese natale della ragazza.
Qui, Salinger conosce una comunità arroccata intorno alle antichi tradizioni, molto compatta nelle gioie ma anche nei dolori. Jeremiah, guidato dal suo spirito artistico, fiuta il soccorso alpino locale come una bella storia da raccontare. Così insieme al suo collega Mike decidono di realizzare un nuovo reality-documentario sulla vita di questi "angeli di montagna".
Durante una missione di salvataggio in elicottero qualcosa va storto: una valanga travolge la troupe di salvataggio, Salinger (in elicottero per delle riprese) è l'unico sopravvissuto.
Tutto cambia nuovamente per Salinger, questa volta in peggio. Stress post traumatico, incubi e voci bestiali travolgono la sua esistenza. Il protagonista dovrebbe prendere ansiolitici e psicofarmaci, la sua stabilità mentale è a dura prova. A risvegliare il suo io è ancora una volta una storia. In questo caso si tratta di un evento tragico, una storia dell'orrore. Il massacro del Bletterbach, in cui persero la vita tre giovani di Siebenhoc ed il cui assassino non fu mai ritrovato.
Una vicenda macabra, a tratti surreale e in cui sembrano siano intervenuti mostri ancestrali.
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Il Bletterbach, uno dei luoghi del romanzo. |
Su questo punto Luca D'Andrea riesce a creare un'ottima dose di suspense, di mistero, di intrigo. Sembra di essere intorno ad un camino ed ascoltare una storia di paura, come accadeva nei tempi antichi. Proprio questa è la maggior capacità dello scrittore: la creazione delle aspettative che ti spingono a chiederti cosa sia successo realmente...
All'interno di questa storia verremo capitolati assieme al protagonista, simile a noi in quanto straniero del luogo. Con Salinger verremo rimbalzati da una teoria all'altra raccontataci in gran segreto dagli abitanti del luogo.
D'Andrea riesce a tener vivo il mistero per numerose pagine, virando poi sul thriller classico nelle battute conclusive, vedi anche il buon colpo di scena finale.
Altro punto forte del romanzo è l'unità famigliare, da preservare a qualsiasi costo. Salinger, Annelise e Clara saranno un bel gruppetto. Essi dovranno lottare contro forti "tempeste" per non allontanarsi.
Una famiglia moderna che si contrapporrà alle famiglie tradizionali del popolo di Siebenhoc, il quale per molto tempo ha preferito tacere e dimenticare oscure vicende...
TRAMA: Nel 1985 Kurt Schaltzmann, Markus Baumgartner e sua sorella Evi vengono uccisi nel Bletterbach, una gigantesca gola nei cui fossili si può leggere la terribile storia del mondo. Qualcuno li ha letteralmente massacrati durante una tempesta. I loro cadaveri sono rinvenuti mutilati a tal punto da far dubitare che sia stato un essere umano a compiere un simile scempio. A distanza di trent'anni Jeremiah Salinger, un autore statunitense di documentari che ha sposato una donna del luogo, scopre la vicenda e ne viene risucchiato. Tutti, a Siebenhoch, la piccola cittadina dolomitica dove si è trasferito, gli consigliano in modo più o meno minaccioso di lasciar perdere. Anche suo suocero Werner, ex responsabile del soccorso alpino, uno degli uomini che hanno hanno ritrovato i corpi dei tre ragazzi; anche sua moglie Annelise, preoccupata per lui e per la figlioletta Clara. È come se quel fatto di sangue avesse portato con sé una maledizione. Come se nel Bletterbach si fosse risvegliato qualcosa di spaventoso che si credeva scomparso, qualcosa di antico come la Terra stessa.
AUTORE: Luca D'Andrea
EDITORE: Einaudi
NAZIONE: Italia
ANNO: 2016
PAGINE: 451
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