Recensione Il rituale del male
Voto 6+. Ogni volta che torna in libreria Jean Christophe Grangé la curiosità e la voglia di leggere la sua nuova storia sale, almeno per quanto mi riguarda. Lo scrittore francese è infatti uno dei miei preferiti, più volte presente nelle mie speciali classifiche.
L'ultimo romanzo
Il respiro della cenere non mi aveva particolarmente entusiasmato, quindi attendevo con ancora più ansia il suo nuovo lavoro.
Con il supporto della Garzanti, Grangé ha creato questa volta un prodotto davvero ansiogeno, almeno per quanto riguarda l'operazione di marketing.
Lo scrittore pare essersi ispirato ai classici feuilletton francesi, ovvero storie a puntate. Il rituale del male è infatti stato proposto ai lettori sotto una nuova forma, davvero molto interessante. Ogni quindici giorni circa un ebook contenente un capitolo del romanzo veniva dato in pasto sugli store online ai lettori, permettendo a questi di gustarsi a piccole dosi la storia.
Un'operazione niente male, ma poco adatta per i lettori voraci e rapidi, in grado di divorare anche 700 pagine in poche notti.
Passando al lato narrativo è evidente la voglia di Grangé di ritornare alle sue vecchie storie in cui cercava di esplorare il male in tutte le sue forme, incarnato molto spesso da serial killer sanguinolenti ma mossi da "motivazioni profonde" e mai banali.
In questo caso il killer è defunto: l'Uomo chiodo che ai tempi sterminò diverse donne in Africa.
La vita continua a scorrere e nuovi serial killer paiono aleggiare sulle coste bretone. Un soldato viene ammazzato nella fase di addestramento, spetta al comandante Erwan Morvan sbrogliare la matassa.
Particolare attenzione va riservata ai protagonisti di questa storia, tutti molto ben tratteggiati, anzi sicuramente il punto forte de Il rituale del male.
In primis abbiamo Erwan, un lupo solitario, un perfettino malinconico e dedito al lavoro.
Il resto del gruppo dei protagonisti è composto sostanzialmente dalla famiglia di Erwan. Suo padre Gregoire Morvan, colui che catturò l'Uomo chiodo, colui che ha ancora intrallazzi in Africa, freddo e abulico nei confronti dei suoi cari.
Completano il gruppo Loic, fratello cocainomane di Erwan e sposato con la bella italiana Sophie, non proprio un rapporto idilliaco il loro; Gaelle ragazza pazza quasi prostituta quasi attrice; infine Maggie mamma silenziosa e che si lascia calpestare dal marito Gregoire.
La caccia ai misteri, al killer è senza dubbio intrigante, cupa, quasi in linea con il miglior Grangé. Purtroppo in alcuni tratti la storia si sfila un po' e dopo l'ottimo inizio si ingarbuglia su se stessa. Il finale lascia un po' perplessi perché la soluzione così narrata renderebbe banale parte dell'indagine.
Tra le righe questo potrebbe essere il primo romanzo di Grangé con un sequel...
TRAMA: L’aria è malvagia sull’isola di Sirling, al largo della costa bretone, dove il comandante Erwan Morvan deve indagare sull’orribile delitto di un cadetto militare. Suo padre è un uomo potente, che ha fatto fortuna in Africa e ora manovra tra le quinte le leve della polizia francese: è quel Grégoire Morvan famoso per aver fermato il killer chiamato l’Uomo Chiodo. E adesso, mentre le vittime si moltiplicano e gli indizi si fanno via via più evanescenti, dopo trent’anni il fantasma dell’Uomo Chiodo torna a braccare i Morvan, minacciando il buon nome di una famiglia in apparenza inattaccabile. L’indagine costringe Erwan sulle tracce delle più oscure gesta di suo padre, in una corsa sfrenata per salvare chi ama, lontano dalla Francia, fin nel cuore del Congo oscuro e sanguinoso che ha tenuto a battesimo la sua stessa esistenza.
AUTORE: Jean Christophé Grangé
EDITORE: Garzanti
NAZIONE: Francia
ANNO: 2016
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