Quando- il treno ad alta velocità Milano-Roma entra alla stazione Termini la polizia ferroviaria ha una terribile sorpresa: i passeggeri della carrozza Top, il vagone più esclusivo e costoso, sono tutti morti. E la prima a entrare nella carrozza del massacro è Colomba Caselli, vicequestore dai muscoli d'acciaio e l'anima fragile. I primi indizi portano decisamente verso il terrorismo islamico, arriva anche un video in cui due uomini rivendicano l'attentato in nome dell'ìsis. Ma Colomba capisce che qualcosa non va. E si rende conto che l'unica cosa che può fare è chiedere l'aiuto della sola persona che riesce a vedere attraverso la nebbia di bugie e depistaggi: Dante Torre. Colomba e Dante non si parlano da mesi, da quando lui, dopo la morte del suo aguzzino, l'uomo che si faceva chiamare "Il Padre", si è perso dietro ai suoi fantasmi. Convinto che ci sia un complotto ai suoi danni, è ossessionato dalla ricerca dei mandanti del Padre e del fantomatico individuo che gli ha telefonato dicendo di essere suo fratello. Un individuo alla cui esistenza crede soltanto lui; Basta incontrarsi, a Dante e Colomba, per superare le incomprensioni. E la sensazione di lei era giusta: l'Isis non c'entra e l'attentato è solo l'ultimo episodio di una lunga serie di carneficine. Dietro la scia di morti c'è una misteriosa figura femminile, che non lascia tracce se non un nome: Giltiné, l'angelo lituano dei defunti, bellissima e letale. Ma chi la sente sussurrare il suo nome, poi non sentirà molto altro. Dante e Colomba intraprendono cosi un'indagine che dalla stazione Termini di Roma li porterà prima a Berlino e poi a Venezia, per la resa dei conti.
Dopo lo
straordinario successo di Uccidi il Padre, tradotto in tutto il
mondo dagli Stati Uniti al Giappone, acclamato da pubblico e
critica come il più grande thriller italiano degli ultimi anni,
Sandrone Dazieri riporta sulla scena Colomba e Dante. E lo fa
con un nuovo romanzo straordinario e unico, che parla del nostro
passato recente e del presente che stiamo vivendo, e che vede
l’apparizione di un’indimenticabile antieroina. Una lettura
travolgente, un libro impossibile da posare.
Sandrone Dazieri è nato a Cremona nel 1964 ed è uno dei più
apprezzati scrittori e sceneggiatori italiani. Nel 1999 è uscito il
suo primo romanzo, Attenti al gorilla (Mondadori), cui hanno
fatto seguito numerosi altri, tra cui La cura del gorilla (Einaudi,
2001, dal quale è stato tratto l’omonimo film con Claudio Bisio).
Come sceneggiatore e headwriter ha curato alcune serie di
straordinaria popolarità tra le quali: “Squadra Antimafia”,
“Intelligence” e “R.I.S. Roma”. Nel 2014 ha pubblicato per
Mondadori il thriller Uccidi il Padre, tradotto in molte lingue e
accolto ovunque da un grandissimo successo di pubblico e
critica.
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