Omicidi
all’Isola, nevrotico erotico blues
di Filippo Fornari
Non basta
suicidarsi una sola volta. C’è il rischio che la tua morte scivoli via
nell’indifferenza di tutti. Ma se ti suicidi tre volte, altroché se si
ricorderanno di te!
Questo pensa Curzio Malanotte, benestante, padre e
sposo esemplare che, per una serie di tristi eventi, è caduto in una crisi
esistenziale che lo ha portato alla decisione di farla finita.
Per il momento però non gli sarà possibile portare a
termine il suo piano a causa di un maniaco omicida che uccide prostitute
nigeriane dopo strani rituali, omicidi dei quali Malanotte rischia di essere
incolpato. E passare per un serial killer, proprio non gli va giù, quindi
decide di indagare, aiutato da due improbabili assistenti: Umberto, ex
ferroviere convinto di assomigliare a Bruce Willis, che passeggia ogni sera per
l’Isola con il suo cane Togliatti, ed Enzino, ragazzotto tutto parrocchia e
arti marziali, uno strano mix di aggressività e timidezza.
Il romanzo, caratterizzato
da uno stile ironico, si svolge tra i quartieri milanesi dell’Isola, Porta
Nuova e Garibaldi.
Filippo Fornari, chimico, si occupa di marketing di sistemi di
diagnostica molecolare. In precedenza ha fatto l’istruttore di vela, il
ricercatore, il manager e l’imprenditore nel settore biomedico. È sposato e ha
una figlia. Nel
2012 ha pubblicato La Signora degli
Inferi (Todaro Editore) e nel 2015 L’Oro
dei Demoni. Ha collaborato con
riviste e forum di vela e numismatica.
Milano
1948, Maugeri e lo zoppo dei Navigli
di Fulvio Capezzuoli
Dopo “Milano
1946, delitti a Città Studi” e “Milano 1947, misteri a Porta Venezia”, il
commissario Maugeri continua le sue indagini nella Milano del dopoguerra.
Un bambino, dalla finestra di casa, assiste a un
delitto. Chi è lo zoppo che ha commesso l’omicidio, e cosa lo spinge a
commetterne altri? E la donna che galleggia nelle acque del Naviglio, è
anch’essa vittima dello stesso uomo? Maugeri si trova a dare la caccia a un
assassino feroce che non esita a usare le armi per sottrarsi alla cattura.
Il commissario e i suoi collaboratori si troveranno a
dover fronteggiare un’organizzazione criminale che sembra avere ramificazioni
anche all’interno del Corpo di Polizia, e si renderanno conto dell’esistenza di
un disegno strategico che sembra voler minare la giovane democrazia del nostro
Paese, che proprio nella primavera di quell’anno deve affrontare delle elezioni
politiche importanti.
Nella Milano del febbraio
1948, gelida e nebbiosa, dove le ombre della sera nascondono pericoli mortali,
Maugeri, anche mettendo a rischio la propria vita, riuscirà a venire a capo del
mistero.
Fulvio Capezzuoli, milanese, critico cinematografico e collaboratore della Fondazione
Cineteca Italiana, ha pubblicato diversi saggi sul cinema e romanzi storici. Nel 2014 esordisce nella collana Impronte, con il primo
romanzo giallo, Milano 1946, delitti a
Città Studi, e nel 2105 pubblica Milano
1947, misteri a Porta Venezia, sempre con protagonista il commissario
Maugeri.
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