Recensione Il maestro delle ombre
Voto 6,5. Continua la saga de
Il Tribunale delle anime ideata da
Donato Carrisi con protagonisti Marcus, il prete penitenziere e la
fotorilevatrice Sandra Vega.
Per questo nuovo romanzo lo scrittore pugliese immagina uno
scenario quasi apocalittico, tenendo ferma l’ambientazione a Roma.
Dopo gli atti di vandalismo in seguito alla partita Roma –
Feyenoord, Carrisi ha infatti cercato di capire cosa potesse mettere ko la
capitale italiana.
Seguendo le istruzioni della bolla papale di Pio X, il
pericolo più grande per Roma potrebbe essere la mancanza di illuminazioni e
tecnologia, perché la città capitolinea non deve mai mai mai restare al buio.
E invece…e invece nel romanzo di Carrisi, Roma se la deve
vedere appunto con il buio. Ne esce fuori un’atmosfera tetra, cupa e da i toni
quasi horror, potendo ricordare anche film come La notte del giudizio. Senza
luce infatti viene fuori l’animale più cattivo nascosto dentro ogni essere
umano, spietato nei confronti dei propri simili e delle cose e luoghi che lo
circondano.
Tutto ciò costituisce comunque lo sfondo del romanzo, il
piano su cui si muovono i protagonisti il cui cammino è dunque reso ancora più
impervio dal buio.
La trama di base è invece più classica: Marcus e Sandra sono
sulle tracce del piccolo Tobia Frai, scomparso anni prima e che stranamente è
tornato in contatto con sua madre.
Nel frattempo alcune strane morti, fanno paventare il
rischio di un killer che agisce dietro uno strano piano esoterico.
Ancora una volta vedremo i nostri eroi alle prese con delle
difficoltose prove da superare, ad esempio Marcus lo vedremo rinchiuso in una “cripta”
da cui sembrerebbe impossibile uscire. Sandra sfoga invece le sue repressioni
in strani incontri hot.
Nuovamente Carrisi ci regala un romanzo avvincente,
pieno di suspense e che si legge davvero molto velocemente. Rispetto agli altri
romanzi manca a mio parere un approfondimento deciso sui co-protagonisti,
tratteggiati abbastanza rapidamente e che lasciano davvero poco al lettore,
nonostante ci siano anche richiami ad Hannibal Lecter.
Tuttavia il romanzo merita come al solito una lettura anche perché la saga di Marcus e Sandra promette importanti novità...
TRAMA: Una tempesta senza precedenti si abbatte sulla capitale con ferocia inaudita. Quando un fulmine colpisce una delle centrali elettriche, alle autorità non resta che imporre un blackout totale di ventiquattro ore, per riparare l’avaria. Le ombre tornano a invadere Roma. Sono passati cinque secoli dalla misteriosa bolla di papa Leone X secondo cui la città non avrebbe «mai mai mai» dovuto rimanere al buio. Nel caos e nel panico che segue, un’ombra più scura di ogni altra si muove silenziosa per la città lasciando una scia di morti… e di indizi. Tracce che soltanto Marcus, cacciatore del buio addestrato a riconoscere le anomalie sulle scene del crimine, può interpretare. Perché Marcus è sì un prete, ma appartiene a uno degli ordini più antichi e segreti della Chiesa: la Santa Penitenzieria Apostolica, conosciuta anche come il tribunale delle anime. Ma il penitenziere ha perso la sua arma più preziosa: la memoria. Non ricorda nulla dei suoi ultimi giorni, e questo dà un enorme vantaggio all’assassino. Soltanto Sandra Vega, ex fotorilevatrice della Scientifica, può aiutarlo nella sua caccia. Sandra è l’unica a conoscere il segreto di Marcus, ma ha sofferto troppe perdite nella sua vita per riuscire ad affrontare nuovamente il male. Eppure, qualcosa la costringe a essere coinvolta suo malgrado in questa indagine... Ma il tramonto è sempre più vicino, e il buio è un confine oltre il quale resta soltanto l’abisso.
AUTORE: Donato Carrisi
EDITORE: Longanesi
NAZIONE: Italia
ANNO: 2016
PAGINE: 400
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