“La
storia è un infinito moto ondoso. Tempi di prosperità si alternano
a periodi di miseria, alcune religioni prosperano, altre scompaiono
nell’oblio, la democrazia si indebolisce, ma i potenti della terra
continuavano a spadroneggiare. Non importa come tenere in pugno le
masse, purché lavorino, facciano bambini e paghino l’ipoteca.”
Berthe
Courrére viene trovata priva di sensi e completamente nuda nel
parco. La bella parigina sotto shock non riesce a ricordare nulla, a
parte un nome: Maxime. Quello che si presenta come un apparente ed
innocuo incidente diventerà un grosso indizio, che darà il via a
una escalation di panico e terrore, generato da pura violenza.
Il
vero protagonista di questo capitolo è una setta di fanatici
religiosi, il cui unico scopo è quello di stirpare il male con ogni
mezzo a disposizione, anche se questo significa sacrificare vite
innocenti. Per ripristinare l’ordine naturale delle cose questo
gruppo è disposto ad incutere terrore, punendo coloro che ritengono
peccatori. La setta non è altro che un pretesto per mantenere un
legame con le persone che condividono lo stesso credo, ovvero che la
ricchezza sia il traguardo da raggiungere, migliore di tutti i
piaceri proibiti esistenti al mondo.
Il
commissario Van In si trova a fare i conti con un caso sgradevole, un
virus di terrore e violenza che si sta diffondendo per tutto il
paese. Si rende conto che a muovere i fili sono persone influenti, le
cui mani sono sporche di sangue.
La
religione diventa lo strumento per punire coloro ritenuti peccatori,
portando l’intero paese ad assumere la visione del movimento di
Bossier. Quando il giudice Martens, moglie del commissario, viene
rapita dalla setta, Van In è costretto a scavare più a fondo,
venendo a conoscenza dei macabri intrighi che si celano dietro il
gruppo. Una cosa è certa, la violenza di queste persone non ha
limiti e deve essere fermata una volta per tutte.
Lo
scenario brillantemente descritto da Aspe è attuale, basti pensare a
ciò che l’Europa ha vissuto e sta vivendo, a causa del terrorismo
di matrice religiosa. Il clima di terrore e malessere descritti sono
gli stessi che proviamo anche oggi. Il romanzo punta i riflettori su
un problema senza soluzione. Il tema non è dei più semplici da
digerire eppure l’autore è riuscito a dosare humour e serietà con
sagacia , rendendo il romanzo quasi leggero. Assolutamente
consigliato.
COPERTINA:
8
| STORIA: 8
| COINVOLGIMENTO: 8
| STILE: 8
Una
donna in stato confusionale viene trovata nuda in un parco. La
signora per fortuna sta bene, ma non ricorda assolutamente nulla di
cosa sia successo la sera prima, né ha idea del perché si trovi lì,
per di più senza vestiti. È solo il primo di una serie di episodi
bizzarri. Incaricati subito di seguire le indagini, nel giro di poco
Van In e il suo inseparabile braccio destro Versavel si ritrovano
sulle tracce di una setta di fanatici cattolici. Ben introdotti negli
ambienti della finanza e della politica, hanno un piano ambizioso:
sopprimere le tentazioni sessuali, azzerare le disuguaglianze
economiche, eliminare la corruzione nel mondo e instaurare una
teocrazia basata sul sacrificio. Costi quel che costi. Quando, molto
presto, gli episodi bizzarri si trasformano in una serie di
avvenimenti sempre più drammatici e cruenti, comincia un’escalation
di terrore e violenza che si propaga da Bruges in tutto il paese con
un’ampia eco mediatica. La situazione sembra senza via d’uscita
quando la stessa Hannelore, sua moglie, giudice istruttore, viene
rapita dai membri della setta. L’equilibrio e le capacità
dell’ispettore Van In e dell’amico Versavel questa volta verranno
messi davvero a dura prova.
Tra
richiami biblici, rituali inquietanti, atmosfere cupe e ricordi
dolorosi, il commissario più amato del Belgio ritorna in questa
nuova indagine mozzafiato, appassionante e tristemente attuale.
VOTO:
8
AUTORE:
Pieter
Aspe
EDITORE:
Fazi
Editore
NAZIONE:
Italia
ANNO:
2017
PAGINE:
288
PREZZO:
€ 14,50
Sandy Mercado
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