A Parma tutti conoscono Saul Lovisoni: di famiglia
ricchissima, una laurea in Diritto internazionale ad Harvard,
per anni ha fatto il poliziotto.
Dopo aver risolto
brillantemente alcuni casi, ha scritto un romanzo giallo da
un milione di copie, ma il successo gli ha portato solo guai.
Persa la donna che amava, Saul si è ritirato a vita privata in
una grande casa di campagna dove trascorre il tempo
ascoltando la voce malinconica e potente del Po e
riempiendo con la sua scrittura indecifrabile file di taccuini
neri: accenni di trame, idee, riflessioni.
Ora però vuole
tornare in attività, non più in polizia ma da investigatore
privato, e ha bisogno di un’assistente. Reclutata sulla base
di un brevissimo colloquio incentrato sull’incipit di Emma
di Jane Austen, Margherita ha ventisei anni, due piercing,
un tatuaggio, una mente affilata e soprattutto un talento raro
nel riconoscere una storia.
Sì, perché in fondo non c’è poi
tanta differenza tra il lavoro di un investigatore e quello di
uno scrittore; comprendere la narrativa sottesa a un delitto,
ricostruire il romanzo esistenziale dei personaggi coinvolti
e arrivare al colpevole: ecco il metodo di Saul, Sherlock
Holmes della Bassa Parmigiana che ha finalmente trovato il
suo Watson. Quando Cosima Allandi di Porporano chiede il
loro aiuto per ritrovare il fratello Bernardo – la cui
intempestiva scomparsa rischia di far fallire una
speculazione edilizia a cui la famiglia tiene molto –, Saul e
Margherita si mettono all’opera. Tra interrogatori condotti
come sedute psicoanalitiche e minuziosi sopralluoghi,
Margherita si scopre sempre più attratta dal geniale e fragile
Saul. Che segreti si celano nel suo passato? Cosa lo ha
condotto all’esilio volontario, quali colpe vuole espiare?
Alberto Garlini mette la sua scrittura sempre ispirata ed
elegante, generosa di immagini che catturano per la loro
originalità, al servizio di un giallo raffinato e perfettamente
congegnato, scandito da dialoghi brillanti, capace di
conquistare gli appassionati del genere e non solo.
Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969. Vive a
Pordenone. Ha pubblicato Una timida santità (2002) e
Fútbol bailado (Sironi, 2004), Tutto il mondo ha voglia di
ballare (Mondadori, 2007), La legge dell’odio (Einaudi,
2012), Piani di vita (Marsilio, 2015). La legge dell’odio,
pubblicato da Gallimard, ha avuto un’ottima accoglienza
anche in Francia. È tra i curatori della manifestazione
culturale Pordenonelegge.
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