Laura
Virgo è una ventenne sognatrice, introversa e innamorata della
letteratura. Detesta la facoltà di legge a cui la madre, magistrato
integerrimo, l’ha obbligata a iscriversi. La sua vita trascorre
monotona tra un esame e l’altro, quando un giorno, mentre sta
studiando diritto commerciale, una telefonata la raggiunge nel suo
appartamentino a L’Aquila. A chiamarla è un notaio che le
comunica che sua zia Nerina, che Laura non ha mai conosciuto, è
passata a miglior vita e le ha lasciato una cospicua eredità. Il
notaio la convoca nel suo studio per definire i dettagli. Il giorno
dopo, Laura e sua madre si recano dal notaio e lei , malgrado il
parere contrario della genitrice , accetta.
L’eredità consiste in
una villa di legno situata nel vicino paese di Roio e in un conto in
banca. Laura si reca subito a vedere la villa e rimane incantata da
un lusso, che fatica a riconoscere come suo. Nel paese circolano
strane voci riguardo la villa. Dicono che sia stregata. Laura, però,
non si lascia impressionare, malgrado effettivamente si sentano
degli strani tonfi all’interno della casa.
Sulla strada del
ritorno, fa un incontro che non le piace per niente: si imbatte in
Sebback , un suo ex compagno di scuola, il quale nutre per Laura
un’ossessione che rasenta il patologico. Il giorno dopo, torna alla
villa, conosce Rosetta, la domestica e fa una scoperta a dir poco
impressionante. Nella grande biblioteca della villa, seguendo i
tonfi, scopre una porta camuffata, la apre e dentro ci trova un
ragazzo, incatenato all’interno, sporco , pelle e ossa e il corpo
tutto ricoperto di ustioni. Spaventata da quella crudele visione,
fugge urlando.
Due giorni dopo, armata di coraggio e di curiosità,
torna in villa. Con l’aiuto di Rosetta, libera il ragazzo dalla sua
nicchia nella biblioteca, lo lava ,lo veste e lo mette a letto. Poi
cerca di carpire spiegazioni da Rosetta, la quale dice e non dice.
Laura comprende che la cameriera sa più di quanto voglia ammettere ,
ma lascia correre, in attesa del momento giusto. Il ragazzo,
Candido, si sveglia e la premura di Laura lo spinge a fidarsi di lei.
Le confida di essere rimasto chiuso nella nicchia per dieci anni,
perché malato di epilessia, e di essere il figlio di Nerina. Laura è
confusa. Cerca di saperne di più, ma le sue ricerche danno poche
risposte e molte domande. Per non parlare, poi, del comportamento di
Rosetta, assai insolito per una domestica. Tutto ciò che riesce a
scoprire è che Candido non è figlio di Nerina, ma proviene da un
traffico di neonati, ed anche il fatto che lui , per l’anagrafe,
non esiste. Passano i giorni. La tenerezza di Laura verso Candido
comincia a trasformarsi in amore. Nel frattempo, compare il padre
di Laura. Trascorre un periodo di apparente serenità, finché all’
improvviso scoppia la bomba. Un giorno Laura arriva alla villa e la
trova piena di poliziotti a seguito di una soffiata di Sebback. Lei e
Candido vengono portati in caserma per essere interrogati. Candido
finisce in una comunità di recupero, nella quale regredisce dai
progressi fatti. Laura viene a sapere che suo padre è un criminale
appena uscito dal carcere, tornato solo per reclutare anche la figlia
nel clan e che da molti anni lei e la madre vivono sotto scorta. In
chissà quale modo, Candido riesce a scappare dalla comunità di
recupero. Laura e le sue guardie del corpo lo recuperano e lo portano
a casa. Candido si ammala, ma con le cure di Laura, che gli si dedica
giorno e notte, guarisce. Arriva un periodo concitato, alla cui fine
il padre di Laura e i suoi fedeli vengono arrestati, eccetto un
cugino di Laura, che con Rosetta, che è la sua ragazza, rapisce
Laura e Candido. Lì, Laura apprende che era stato tutto un
complotto. Rosetta aveva l’incarico di carpire la sua fiducia e
avvicinarla al clan. I due vengono segregati per giorni. Quando
stanno per essere liberati, succede un parapiglia e Laura viene
colpita da una pallottola nel petto destinata a Candido. La
situazione è critica, ma sopravvive. Candido decide di studiare
disegno, Laura diventa magistrato e, come sua madre, prende il suo
posto nella lotta contro il crimine.
SELENE LUISE nasce nel 1991 e consegue la maturità
classica nel 2010, prossima alla laurea in giurisprudenza
presso l’università di Teramo.
E' appassionata di letteratura sin dall’infanzia e ama leggere libri
di ogni genere e su qualsiasi argomento, soprattutto psicothriller.
Ha cominciato a scrivere a ventuno anni, allorché , quasi per gioco, le venne l’ispirazione per il suo primo romanzo IL TOCCO DEL ROVO, un
noir pubblicato nel 2015 con la casa editrice Montedit.
Sul blog
poesiafemminilesingolare e scritto.io cura una rubrica di recensioni,
che pubblica con cadenza settimanale.
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