Recensione Corruzione
Voto 7,5. Ho conosciuto Don Winslow con Le belve, in virtù dell'uscita cinematografica dell'omonimo film. In realtà il film è stato dimenticabile ma è stato un ottimo modo per conoscere il fantastico autore americano, esperto in narcotraffico. Così a poco a poco ho recuperato le sue precedenti opere non perdendo gli appuntamenti con le nuove uscite. Il cartello è stato un bellissimo romanzo e perciò non potevo assolutamente perdermi Corruzione.
In questo caso Don Winslow passa dall'altro lato della barricata, più o meno. In primo piano non ci sono più criminali, narcotrafficanti bensì poliziotti. Unico neo è che tali poliziotti non difendono la legge ma molto spesso la infrangono. Sono poliziotti corrotti, feroci e cattivi ma che tutto sommato hanno la loro anima, smarrita in qualche vicolo di Manatthan.
Il protagonista assoluto è senza dubbio Danny Malone, il re della Da Force, un'unità speciale pronta a combattere droga ed altri crimini.
Corruzione soprattutto nelle pagine iniziali è infatti uno spaccato semi-giornalistico dell'America, e racconta il complesso mondo dei poliziotti alle prese con disordini quotidiani che sfociano nelle strade.
Il problema razzismo è sicuramente uno dei fulcri del romanzo, e si avverte ancora forte la distinzione di colore tra bianchi e neri.
Nonostante le 552 pagine, il romanzo è una scarica di adrenalina che si legge tutto d'un fiato. Difficile schierarsi totalmente con il protagonista in virtù delle sue azioni, anche se in fondo in fondo sino alla fine tiferemo per la sua salvezza spirituale.
TRAMA: A New York potevi aspettarti che finisse in galera chiunque. Il sindaco, il presidente degli Stati Uniti, persino il papa. Chiunque ma non il poliziotto eroe Dennis Malone. Lo sbirro che aveva messo in piedi la migliore unità dell'NYPD. Che sapeva in quali armadi erano nascosti tutti gli scheletri. Perché molti li aveva nascosti lui. Danny Malone voleva solo essere un bravo poliziotto. Era il re della Manhattan North Special Force, detta Da Force. L'unità che imperversava sulle strade di Harlem come un vento impetuoso spazzando via ogni immondizia. Ma ora che Malone è finito in galera, quel vento non soffia piú. Malone e i suoi erano i piú svegli, i piú abili, i piú veloci. Quelli che in città tenevano a bada «la giungla» e a Natale regalavano, di tasca propria, un tacchino ai poveri. Per diciotto anni Malone era stato in prima linea, per strada, e aveva fatto tutto il necessario per proteggere una città che si nutre di ambizione e corruzione, dove di pulito non c'è piú nessuno. Compreso Malone stesso. Ad Harlem era diventato una specie di intoccabile, ma anche un sorvegliato a vista. All'improvviso però «la sua città, la sua zolla, il suo cuore» gli si sono rivoltati contro. E ora che è stato incastrato dai federali non gli resta che decidere chi sia meglio tradire.
Anno edizione: 2017
Pagine: 552 p., Brossura
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