Un anno dopo esce abbastanza in sordina Lissy, nuova opera dell'autore D'Andrea.
Già dalla trama c'era qualcosa che non mi convinceva pienamente.
Inverno 1974. Marlene ha sposato Herr Wegener, l'uomo piú temuto del Sud Tirolo, per sottrarsi a una vita di miseria. Ora, però, qualcosa è cambiato. Sa che il marito non le perdonerà mai il tradimento, ma decide lo stesso di scappare da lui, dopo averlo derubato di un tesoro il cui valore va ben oltre quello del denaro. Uscita di strada con la macchina, la giovane viene salvata e curata da Simon Keller, un Bau'r, un contadino di montagna che abita in un maso sperduto. Intanto Herr Wegener ha scatenato la caccia, spinto dalla rabbia e dalla difficoltà in cui il gesto della moglie lo ha posto nei confronti del Consorzio, una potente organizzazione criminale. Sulle tracce di Marlene è stato messo l'Uomo di Fiducia, un personaggio gelido e letale che non si fermerà finché non avrà portato a termine il proprio compito. Presto la donna dovrà capire quale sia per lei la minaccia maggiore. Se il marito, il killer, lo stesso Simon Keller. Oppure Lissy.
Simon Keller spense la lucerna. Lo sfrigolio del lume a olio che si smorzava divenne lo spazio bianco fra un tic e un tac e l'immaginazione di Marlene trasfigurò la realtà in qualcosa di diverso.Durò un secondo, forse due. In quell'attimo la giovane donna scorse qualcosa muoversi.
Nell'oscurità.
Tic...
Una visione fugace, con la coda dell'occhio e la mente sottosopra per colpa del caldo e della puzza, mentre il buio ghigliottinava la porcilaia. Fu come durante l'incidente. La sua vista si acuí e Marlene vide (immaginò) ogni dettaglio. Lissy.
Ma il credito nei confronti di D'Andrea era forte, perciò mi son convinto a leggere Lissy. C'è da dire che lo scrittore è coerente con se stesso, con la sua voglia di sperimentare e non farsi "incastrare" da un preciso genere, ma spaziare dal thriller/noir al fantasy ed altri generi.
Detto ciò, Lissy non mi ha per niente convinto e credo non lo consiglierei agli amanti di questo blog, che come me amano il thriller al 100%.
Lissy è la caccia ad una donna: Marlene, fuggita dal marito Herr Wegener, un uomo rispettabile e che di certo non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Dopo un inizio stuzzicante, il romanzo diventa statico, fossilizzandosi sulle due vite di Herr e Marlene. L'autore s'imbriglia, a mio modo, nella sua forte voglia di raccontarci le tradizioni trentine, vedi il maso ed altre antiche storie suggestive ma che in questo caso non aiutano a mio modo il plot principale.
D'Andrea, secondo il mio modesto parere, fallisce in questo caso proprio nei punti che avevano reso La sostanza del male un romanzo indimenticabile, in questo caso tradizioni e costumi trentini/tirolesi erano a servizio della storia dei protagonisti non rubandogli eccessivo spazio.
Anno edizione: 2017
Pagine: 432 p., Brossura
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