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Zio Hu, boss della mafia cinese in Italia, convoca nel suo magazzino alla periferia di Firenze Alessandro Onofri, videoreporter di guerra legato da tempo alla comunità cinese. A causa dei suoi debiti di gioco, Alessandro non può rifiutarsi di esaminare le riprese della scena di un crimine: una giovane immigrata è stata uccisa in maniera particolarmente efferata e l’intervento delle autorità, come sempre, non è gradito. Ma è solo la prima delle richieste perché zio Hu ha altri progetti per Alessandro, progetti che lo condurranno per una provincia sconosciuta ai più dove si mescolano nuovi schiavi cinesi, una borghesia industriale cui non interessa integrarsi, italiani poveri diventati razzisti e una mafia altrettanto potente di quella siciliana o della 'ndrangheta calabrese: la Triade. Al primo delitto ne seguono altri, ancora più crudeli. È in corso una guerra sotterranea tra i mandarini della triade e le bande giovanili chiamate Thongs? O c'è qualcosa di più inquietante che insanguina Firenze e la sua provincia? La risposta va trovata, e in fretta. Sia che si trovi in una misera fabbrica di Prato, in una loggia della triade nella campagna toscana o in uno sperduto villaggio dello Yunnan al confine del Triangolo d'Oro. E a fornirla potrebbe anche essere un riluttante Alessandro, sul punto di perdere la sua identità, affascinato da un mondo solitamente precluso agli occidentali sullo sfondo di una Firenze mai così lontana dalla sua immagine da cartolina.
Little China Girl è stato finalista al premio "Tramate con noi" di Rai Radio1;Claudio Gorlier ha motivato la sua decisione di sostenerlo con queste parole: "mi ha conquistato una singolare capacità di fondere l'avventuroso, il realistico e il simbolico, comandate con una naturalezza che mi ha sbalordito. Ho cercato di coglierlo in fallo, ho assunto un atteggiamento aggressivo ma mi sono arreso".
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