Un thriller avvincente, che ha come sfondo il mondo del poker
Con l’avvento dei casinò
online, il poker texano, chiamato più comunemente Texas Hold’em, è
diventato un passatempo comune tra i giovani italiani, compreso
Simone Baldi, il protagonista di Poker
Faces. Proprio quando
il ragazzo ha la possibilità di partecipare ad un torneo importante,
questa volta offline, la sua città viene sconvolta da una serie di
omicidi.
A fare da sfondo alla vicenda è la
Milano dell’alta società, in cui il serial killer si muove
indisturbato seminando vittime tra i VIP. Il profilo psicologico del
killer è piuttosto classico: ossessionato dal passato e maniaco del
controllo. Tuttavia, è il frutto di diversi mesi di studio da parte
dell’autore sugli omicidi seriali e sul significato dei semi delle
carte.
Il lato più spensierato del
romanzo, quello che racconta il mondo del poker, è rappresentato con
realismo, ma con un linguaggio accessibile anche a chi non gioca,
come testimoniato dalle recensioni
dei lettori sui siti del settore.
L’espressione utilizzata nel
titolo, “poker face”, è ormai
utilizzata anche nel linguaggio comune, e sta ad indicare il
volto imperturbabile dei giocatori, attenti a non rivelare mai
informazioni importanti sulle carte nascoste tramite il loro body
language. Probabilmente
l’autore voleva accennare sia al mondo affascinante dei casinò, in
cui il protagonista muove i suoi primi passi, sia all’enigma legato
al serial killer, che dà del filo da torcere agli investigatori.
Nelle indagini viene coinvolto
il lettore stesso, dal momento che l’autore semina indizi che
permettono di risalire all’identità dell’assassino e al suo
movente. Tuttavia, i lettori appassionati del genere potrebbero
rimanere delusi dal fatto che questi indizi rendono troppo facile
risalire al killer: come scrive Katia Ciarrocchi di Lib(e)ro Libro
nella
sua recensione del romanzo, “l’autore come Hänsel e Gretel
lascia molliche di pane per far trovare il sentiero, ma son troppe e
sinceramente, alla metà del libro già il lettore comprende che
legame c’è tra vittima e carnefice e intuisce il finale”.
L’autore
Luca Moricca nasce a Rivoli (TO) nel
1974. Vive a Torino, dove lavora di giorno come impiegato tecnico, e
di notte come addetto alla sicurezza in diversi locali.
Il suo esordio sul web avviene
con alcuni racconti brevi, come Buon
Natale, amore e Io,
vampiro che riscuotono
immediatamente il consenso dei lettori.
Poker Faces è
il suo primo romanzo, pubblicato da DGS3 Editrice. Tra le sue altre
opere ricordiamo Rapita,
che ripropone alcuni degli stessi personaggi di Poker
Faces: la criminologa
che aveva smascherato il killer del romanzo sul poker viene rapita da
un pericoloso criminale.
Dopo Poker
Faces, Moricca si è
lanciato nel genere fantasy, proponendo la trilogia Patto
di Sangue, che racconta
l’inquietante
mondo dei vampiri. Il primo ed il secondo volume della trilogia
sono già disponibili in formato digitale, su Amazon e Kobo, mentre
il terzo deve ancora vedere la luce.
La trama
Simone Baldi, un ventisettenne
milanese con la testa sulle spalle ed uno status sentimentale poco
definito, è appassionato di Texas Hold’em online. Con l’ennesima
delle sue vittorie, si guadagna la possibilità di partecipare al più
grande torneo di poker della stagione, al Casino de la Vallée di
Saint Vincent, sfidando giocatori professionisti. Ovviamente, tutto
spesato: viaggio ed hotel a cinque stelle per Simone e la sua
ragazza, oltre che il brivido creato dal jackpot di 750.000 euro.
Nel frattempo, il mondo del poker
online ed offline si mischia ad una serie di efferati omicidi: il
serial killer marchia a fuoco ogni vittima con i quattro semi delle
carte da gioco. Il primo omicidio a fare notizia è quello di un
giovane VIP milanese.
Da questo momento in poi, a curare le
indagini saranno il burbero Commissario Giovanni Maglione e la
competente criminologa Mascia Campisi, nell’ambientazione della
“Milano bene”. Viene ben presto rivelato che il killer possiede
una personalità psicopatica: si tratta di un uomo ossessionato dalla
mania del controllo e dai fantasmi del suo passato.
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