Recensione La casa delle luci di Donato Carrisi

 


La casa delle luci è il terzo romanzo della saga di Pietro Gerber, che segue La casa delle voci e La casa senza ricordi. I titoli non sono proprio il massimo di originalità, ma senza dubbio servono ad identificare questo filone recente dello scrittore pugliese.

Protagonista è appunto Pietro Gerber, un'ipnotista addormentatore di bambini, in grado di risvegliare ricordi ormai rimossi dalla mente dei più piccoli. In questa nuova storia, Gerber sarà alle prese con la piccola Eva, la quale dichiara di avere un amico immaginario di difficile gestione. Un personaggio che risveglia in Pietro un'antica questione irrisolta.

Bello, un libro che mi è piaciuto davvero tanto. Un thriller ricco di colpi di scena che viene ben mascherato da una storia di "fantasmi", quindi paranormale. Il vero ipnotista è lo scrittore Carrisi in grado di ammaliare il lettore con i suoi pensieri e le sue parole.

Io ci son cascato con tutte le scarpe, non posso aggiungervi altro per non guastarvi il sapore di questo ottimo romanzo.


Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l’aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l’addormentatore di bambini. Da qualche tempo Eva non è più davvero sola. Con lei c’è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo. Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario. È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui. La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipno­si, non gli è sconosciuta. E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino. Perché a undici anni Pietro Gerber è morto. E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.


Voto 7,5

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